Scuola Orafa Ambrosiana: intervista al fondatore Luca Solari

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Nel mondo dell’oreficeria italiana esistono delle belle realtà che, a volte, sono poco conosciute anche nel nostro settore. Una di queste è senza dubbio la Scuola Orafa Ambrosiana; abbiamo scambiato due parole con il fondatore Luca Solari.

D: Come nasce la tua scuola?

R: La Scuola Orafa Ambrosiana ha aperto i battenti per la prima volta nel settembre del 1995. Ero alla ricerca di un attività che mi permettesse di vivere operando nel mercato dell’oreficeria che da sempre rappresentava per me una passione che coltivavo da hobbista dai tempi del liceo; venivo da un mondo totalmente diverso, dal marketing per una società che opera nel settore dei beni di consumo (detersivi), ma ero alla ricerca di una attività che mi permettesse una maggiore autonomia e, possibilmente nel settore che più amavo, quella dell’artigianato di alto profilo.

Bracciale scuola Orafa

D: Esistevano già realtà simili?

 R: Studiando il mercato di settore a Milano, mi ero stupito nello scoprire che non esistevano scuole di oreficeria in città; o meglio, c’erano, ma erano “mimetizzate”, quasi introvabili attraverso quelli che erano allora i comuni mezzi di ricerca (pagine gialle ecc.). Io venivo da Roma dove all’epoca le scuole erano almeno tre e si pubblicizzavano attraverso diversi canali. Date le dimissioni dove lavoravo, ho preso i locali di Via Tadino, selezionato un paio di insegnanti, attrezzato i locali e, soprattutto, avviato una campagna pubblicitaria che mi ha permesso a settembre di cominciare subito a buon regime.

D: Come è partita la scuola?

R: All’inizio avevo solo due corsi, ora sono tredici corsi diversi che esplorano tutte le tecniche più importanti in uso nella pratica di laboratorio. La Scuola non ha mai smesso di crescere, tanto da portarmi ad aprire anche la sede di Via Savona che gestisce mio fratello.

Scuola Orafa Ambrosiana

D: Addirittura hai aperto una sede a Tokio.

R: Si, nel 2001 abbiamo aperto una Sede a Tokio gestita da un mio ex allievo giapponese, diventato successivamente, grazie alle sue doti di comunicativa e abilità artigianale, insegnante della Scuola; tornato in Giappone ha aperto una sede gemellata con la nostra, con gli stessi programmi e la stessa impostazione organizzativa. Sta avendo un ottimo successo nonostante la nutrita concorrenza di scuole che c’è a Tokio. Questo crea un ponte tra la Scuola e il mercato giapponese che è da sempre importante per noi.

D: Quale è stata la risposta del pubblico?

R: La risposta della gente è stata da subito vivace e variegata; nata per essere una scuola di formazione professionale, ha visto nel tempo aumentare la richiesta da parte di un pubblico di persone che, da semplici appassionati, la frequentano, come me all’epoca, con l’intento di coltivare un hobby. Interessante è stata la risposta dall’ estero; ho avuto momenti in cui il pubblico straniero ha rappresentato il 50% della mia clientela, specie dall’estremo oriente, dall’Europa in generale e dal Sudamerica. Ora l’euro alle massime quotazioni di sempre rende più rarefatta la presenza di stranieri, ma la risposta degli italiani ed europei in generale è sempre vivace.

D: C’è qualcuno che si è iscritto pensando di iniziare un’attività?

 R: Chi si iscrive lo fa in sostanza per un buon 50% nella speranza di fare dell’oreficeria una professione, un buon 30% per semplice passione ed infine un 20% per ampliare le proprie conoscenze in un settore in cui già opera (es: il gioielliere che vuole capire come nasce un oggetto di oreficeria, un orafo che vuole conoscere le problematiche di incastonatura, un negoziante che vuole occuparsi direttamente delle riparazioni, ecc.).

Gemelli

D: Prospettive?

R: Le prospettive: ricerca dell’eccellenza prima di tutto, perchè è la soddisfazione degli allievi per il lavoro svolto che ci ha portato a riempire le aule e perchè se hai la passione per un lavoro, cerchi di farlo al meglio: solo così ti diverti! Poi la prospettiva di portare il nostro know how all’estero, facendo leva sull’immagine di qualità che distingue il nostro prodotto all’estero…non è facile, ma ci stiamo lavorando.

A questo punto non possiamo che fare i migliori auguri di buon lavoro a Luca e a tutti i suoi allievi e ci auguriamo che queste poche righe possano stimolare altri ad intraprendere una strada, sia come semplice hobby che come professione, certamente difficile, ma assolutamente affascinante.

3 Risultati to “Scuola Orafa Ambrosiana: intervista al fondatore Luca Solari”

  1. Intervista al fondatore della scuola orafa Ambrosiana a cura 8553 SpA Scrive:

    […] l’intervista pubblicata nel blog la 8853 S.p.A. ha voluto rendere un omaggio alla bravura di allievi e maestri […]

  2. daniela Scrive:

    ho letto questa intervista, perche oggi ho avuto la stessa idea di aprire una scuola orafa in sardegna. vorrei chiederle se posso contatarla per avere qualche notizia in piu. in attesa le invio cordiali saluti. daniela floris

  3. Mauro Marzorati Scrive:

    Contatti direttamente Luca (http://www.scuolaorafa.com), è una persona squisita che potrà darle tutte le indicazioni in merito.

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by TriplaW
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