La decisione annunciata dalla Fed (acquisto di titoli di stato per 600 miliardi di dollari da qui a giugno 2011), pur se ampiamente prevista, ha inciso sull’andamento delle quotazioni dei metalli preziosi facendo risalire l’oro (+ 3,4%) e facendo letteralmente correre l’argento (+ 6,6%), al massimo degli ultimi trent’anni.
Per le quotazioni dell’oro la Goldman Sachs parla di 1650 $/oz nei prossimi mesi.
Naturalmente a farne le spese è stato il dollaro, tornato sopra a 1,42 contro euro e, di conseguenza, si è subito visto un aumento dei prezzi delle materie prime, valutate in dollari, per bilanciare la perdita di valore della moneta verde.
La quotazione minima dell’oro è stata di 1332,10 dollari/oz mercoledì 3 e la massima di 1398,30 venerdì 5; il dollaro è stato scambiato a 1,3874 lunedì 1 e a 1,4283 giovedì 4.
Ultimi Commenti