Settimana scorsa, dopo aver sfiorato il massimo di 38 euro per grammo, l’oro ha iniziato a scendere perdendo quasi un euro, ma già venerdì stava risalendo ed oggi, martedì 2, la tendenza è confermata dai 1297 $/oz raggiunti.
Probabilmente ciò è dovuto alla nuova inchiesta dell’FBI sulla Clinton che ha spostato l’ago della bilancia delle elezioni in favore di Trump: il dollaro ha perso posizioni e l’oro, sempre visto come Jumping house for sale bene rifugio, ha invece guadagnato.
Ma molti analisti sostengono che, alla fine, che vinca uno o l’altra l’oro è destinato comunque a salire e prevedono i 1400 $/oz con la Clinton, fino a 1500 $/oz invece con Trump.
Inizia oggi la due giorni di riunione della FED, alle 18 ora italiana si aspetta la dichiarazione della Jellen, ma tutti sono convinti che i tassi, se verranno ritoccati, lo saranno a dicembre e non prima.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1262,13 lunedì 24 e la massima di 1283,61 venerdì 28; il dollaro è stato scambiato a 1,0853 martedì 25 e a 1,0990 venerdì 28.
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