Oro a San Valentino

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«Amore, fra gli dei l’amico degli uomini, il medico, colui che riconduce all’antica condizione. Cercando di fare uno ciò che è due.»   Platone

Ci siamo: puntuale come sempre arriva San Valentino e con lui arriva la rincorsa alla ricerca della sorpresa più cool.
Rosso e oro i colori d’obbligo, gioielli e week end fuori porta i regali più gettonati.


E per chi rimane a casa e di gioielli non ne vuol sapere? Cena fuori? Si bella, ma poi si finisce in ristoranti con menù “San Valentino” a prezzo fisso ed ecco persa intimità e fascino.
L’alternativa è rimanere a casa e fare del proprio salotto il ristorante più esclusivo del pianeta.
Rosso e oro abbiamo detto: e sia! Palloncini rossi a forma di cuore per decorare la casa e oro sulla tavola: lamine, petali, fiocchi, pagliuzze e granelli per non parlare di spray a scopo decorativo magari da utilizzare sulla frutta per trasformarla in un centro tavola d’eccezione.
E il menù? D’oro naturalmente. Ecco qualche spunto:
Per l’aperitivo: champagne o spumante con una spolveratina di pagliuzza d’oro e piccola fragola a decorare il bicchiere, il tutto accompagnato da tartine di vario genere con petali d’oro.
A seguire per chi ama il pesce: tagliolini al nero di seppia (www.lacucinaitaliana.it) con spolverata di pagliuzze d’oro o altrimenti risotto alla milanese con foglia d’oro come insegna il guru della cucina Gualtiero Marchesi (www.taccuinistorici.it). Per concludere dolcetti al caffè con glassa e oro.
L’effetto è assicurato senza rischi per la salute, Stati Uniti e Unione Europea autorizzano, infatti, la consumazione dell’oro se accompagnato dall’additivo colorante E-175.
Senza contare la nota storica e il relativo sfoggio di cultura. Si trova presenza dell’oro in cucina già nella «Historia di Milano (…)» di Bernardino Corio dove descrive il banchetto dato da Galeazzo Visconti in onore delle nozze della figlia Violante avvenute nel 1368. Pare che furono serviti coperti d’oro:  storioni, quaglie, pernici, anatre, carpe, trote e persino un vitello intero .
Nel medioevo i medici pensavano che l’oro fosse benefico per il cuore e anche nella Venezia rinascimentale si aveva l’abitudine di servire alla fine del pranzo confetti ricoperti di foglia d’oro.
Storia, fascino, cultura, gola e amore, in una parola sola: oro.
Buon San Valentino a tutti!

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by TriplaW
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