E’ così chiamata la moneta corrente, cioè le banconote e le monete, che utilizziamo come forma di pagamento in quanto dichiarata a corso legale (detto anche «corso forzoso»).
In quanto tale non ha nessun valore, ma convenzionalmente, per il semplice fatto che uno stato emittente la garantisce («lex monetae») e, soprattutto, perchè viene comunemente accettata, assume il valore di denaro.
Come abbiamo già spiegato in un precedente articolo, il denaro è ciò che è accettato come moneta di scambio ed è questa la sua unica funzione.
Nel momento in cui una banconota è a corso legale non ci si può rifiutare di accettarla come pagamento (art. 693 del Codice Penale), nello stesso tempo la banconota non è di nostra proprietà, ma solo, per così dire, in “uso”, tanto è vero che è reato distruggerla (art. 454 del C. P., la reclusione va da 1 a 5 anni).
Addirittura l’art. 1834 del Codice Civile ci dice che quando noi depositiamo una somma in banca questa «ne assume la proprietà», naturalmente è obbligata a restituirla al «depositante» (?!) dietro sua richiesta e, nel frattempo, i “nostri” soldi sono solo un numero su di un pezzo di carta.
Anzi, a questo punto entra anche in gioco una sorta di moltiplicazione dei pani e dei pesci: sul nostro conto risulta esserci una certa cifra, ma quei soldi la banca li ha prestati a qualcun altro che li ha depositati in un’altra banca che a sua volta li ha prestati ad un altro cliente ancora ed ognuno avrà quei soldi registrati sul proprio conto (e la cosa potrebbe andare avanti all’infinito se la somma non si riducesse ad ogni passaggio per via della «riserva legale e statuaria»). Ma come è possibile? Tutto ciò ha semplicemente un nome: «moltiplicatore monetario» ovvero come creare soldi dal nulla!
Questo vuol dire che se tutti ci presentassimo contemporaneamente in banca a reclamare i nostri soldi il sistema salterebbe in aria perché non sarebbe materialmente possibile restituire a tutti il proprio denaro.
Forse è per questo che, ultimamente, qualcuno ha iniziato a parlare di abolire il contante: in questo modo a noi rimarrebbe solo un estratto conto mentre le banche potrebbero muovere i capitali senza alcun timore di dover rendere niente a nessuno.
Da giugno, con il «Decreto Milleproroghe», si vuole abbassare l’utilizzo del contante a 500 euro, limitare il prelievo tramite Bancomat e rendere obbligatorio l’uso del POS per la «vendita di prodotti» e la «prestazione di servizi, anche professionali» per qualsiasi importo.
Forse è il caso che ci compriamo qualche lingotto d’oro e ce lo teniamo ben stretto!!!
Ultimi Commenti