Metalli preziosi: l’analisi

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Nel precedente articolo abbiamo visto come e con quali mezzi si procede alla fusione di rottami. Ottenuta dunque la verga dobbiamo procedere alla sua analisi per stabilire il titolo, ovvero la quantità dei metalli preziosi contenuti.

L’analisi

La determinazione del titolo attraverso il metodo della coppellazione è antichissimo, il primo riferimento lo troviamo in Egitto e risale addirittura al 1360 a.C., ed è rimasto praticamente uguale fino ai nostri giorni.
Le norme tecniche di riferimento per la determinazione del titolo dell’oro e dell’argento sono previste dal Regolamento di applicazione del Decreto Legislativo n° 251 del 1999 (ISO UNI EN 11426/2000).
Seguiamo allora passo dopo passo il lavoro dell’analista.


Viene prelevato un campione di circa 0,25 g. che viene accuratamente pesato, dopo di che lo si avvolge in un sottile foglio di piombo insieme all’argento d’inquartazione in un rapporto di 1 a 3 (tre parti d’Ag per una di Au): questo permetterà poi di dividere perfettamente i due metalli.

Lo si pone quindi in una coppella (il crogiolo) che è posta in un forno alla temperatura di 1150° fino alla completa coppellazione di tutto il metallo (la fusione del piombo determina la produzione di ossido di piombo che ingloba i metalli vili). Si ottiene così una perlina che viene fatta passare attraverso un laminatoio che la trasforma in una sottile striscia affinché l’acido di separazione (l’acido nitrico) possa agire più efficacemente. Si pone poi la striscia all’interno di un matraccio insieme a dei prodotti che impediscono all’acido di traboccare e lo si porta ad ebollizione. Quest’ultima è un’operazione che deve essere compiuta dalle due alle tre volte. 
 
Abbiamo ricavato a questo punto un cornetto d’oro che verrà posto in un crogiolo per la ricottura finale ad una temperatura di 800°/1000°; al termine di questa operazione  andremo a pesare il cornetto d’oro puro ricavato: un semplice calcolo del rapporto tra il peso iniziale ed il peso finale, moltiplicato per mille, ci darà la purezza del nostro campione.

Questo per l’analisi dell’oro, per quanto riguarda invece l’argento la procedura è, senza scendere in ulteriori particolari, praticamente identica, mentre per la ricerca del platino e del palladio si usa preferibilmente la procedura dell’assorbimento atomico.

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1 Risultato to “Metalli preziosi: l’analisi”

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by TriplaW
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