Il paese che per primo istituì il «sistema aureo» (o «Gold standard») fu, fin dai primi anni del 1800, l’Inghilterra dove si era instaurato un meccanismo secondo il quale la moneta cartacea era perfettamente convertibile in oro.
Questo sistema, il cui primo paese a seguirne le tracce fu nel 1872 la Germania (l’Italia lo fece nel 1873 e solo nel 1900 gli Stati Uniti), aveva due vantaggi: il primo era che, legando la moneta ad un cambio fisso, assicurava un equilibrio negli scambi internazionali; il secondo, non meno importante, era che impediva un eccesso d’offerta di moneta cartacea, essendo legata ad una risorsa materiale scarsa, e metteva dunque al riparo da situazioni inflazionistiche.
Naturalmente il sistema non era perfetto, c’erano anche, tra gli altri, gli aspetti negativi della gestione dei deficit commerciali: se usciva troppo oro si doveva ridurre la quantità di moneta con effetti deflattivi sull’economia, al contrario chi riceva in pagamento oro doveva aumentare la circolazione di moneta con effetti inflazionistici.
Nel 1914, con lo scoppio della I Guerra Mondiale, la convertibilità del denaro in oro venne di fatto abolita. Il conflitto portò naturalmente con sé notevoli sconvolgimenti, sia politici, l’Inghilterra perse il ruolo egemone che aveva avuto fino ad allora, sia economici, pesanti tassi d’inflazione colpirono numerosi paesi, ma il ritorno al sistema aureo fu visto, con i suoi cambi fissi, come il mezzo per rilanciare gli scambi commerciali e così, pur tra mille difficoltà, nel 1926 quasi tutti i paesi erano tornati al «Gold standard».
Ma la grande crisi del ’29 portò nuovamente alla sospensione del sistema aureo.
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Marzo 21st, 2012 at 14:57
[…] monetaria. Venne brevemente reintrodotta nel 1926 quando Winston Churchill tentò di tornare al Gold Standard, per abbandonarla definitivamente il 21 settembre 1931. La produzione venne quindi ripresa nel 1957 […]