Alzi la mano chi si ricorda del mitico fumetto «Alan Ford» (1969, per chi ignora), ebbene qualcuno deve aver trovato ispirazione in uno dei suoi personaggi, stiamo parlando di quel Robin Hood alla rovescia che di nome faceva «Superciuk»: paladino dei capitalisti contro i soprusi del proletariato, rubava ai poveri per dare ai ricchi.
Superciuk oggi si chiama «la Troika», ovvero UE, BCE e FMI messi insieme, sono questi i tre organismi che hanno imposto un prelievo forzoso sui conti correnti dei cittadini ciprioti per “salvarli” dalla bancarotta.
Ma, scusate, di chi è la colpa di questa crisi: dei lavoratori dipendenti che hanno sempre pagato (per forza di cose) le tasse? Dei lavoratori autonomi che forse non hanno battuto qualche scontrino? O magari delle banche e delle loro obbligazioni spazzatura?
E adesso chi è chiamato a salvare la situazione, forse i dirigenti con bonus miliardari che l’hanno creata la crisi? No di certo, basta prelevare i soldi dai conti correnti dei cittadini ed il gioco è fatto.
Il presidente dell’eurogruppo, l’olandese J. Dijsselbloem, ha candidamente affermato («voce dal sen fuggita…»!) che «il salvataggio messo a punto per le banche cipriote rappresenta un nuovo modello da utilizzare per la risoluzione dei problemi del sistema finanziario di altri paesi della zona euro».
Naturalmente tutti si sono affrettati a gettare acqua sul fuoco dicendo che la situazione di Cipro è molto particolare, che in fondo si sono messe le mani sui soldi riciclati degli oligarchi russi. Certo, e magari un domani qualcuno potrà dire che lo hanno fatto sui nostri conti correnti perché tanto, si sa, gli italiani sono tutti mafiosi!
Qualcuno (Credi Suisse) ha stimato che gli italiani, con 165000 euro pro capite, siano più ricchi degli stessi tedeschi che si fermerebbero a quota 135000: ed allora di cosa ci lamentiamo? Un bel prelievo e via!
Intanto è già entrata in vigore l’ «Anagrafe dei rapporti finanziari» con la quale, con la scusa della lotta all’evasione, i nostri conti non hanno più segreti (e i conti dei partiti?).
In questa situazione non è forse il caso di comprare qualche bel lingottino d’oro? Tanto un domani, passata la buriana, si potrà sempre rivenderlo tornando in possesso dei propri contanti (magari avendoci guadagnato anche qualcosa!), sempre meglio che svegliarsi una mattina ed apprendere dai giornali che i nostri poveri, sudati risparmi, sono andati a rimpinguare le tasche di qualche banchiere.
Luglio 17th, 2013 at 13:31
[…] correlati: – Oro allocato e no – L’oro e i conti correnti – Qualche informazione pratica – Vendo oro – Oro fisico e pezzi di […]