L’anello di fidanzamento

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Iniziamo con un quesito di carattere generale: ci sono delle regole per indossare gli anelli o può prevalere il gusto personale?

Sicuramente nei tempi antichi vi erano delle proibizioni legate a questa o a quella pietra (a Roma era proibito indossare le perle a chi non ne fosse stato ritenuto degno), ma ormai oggi più ti dimostri eccentrico e più fai tendenza: gli stilisti spiano la gente per strada per “rubare” idee e dunque chiunque, anche senza volerlo, potrebbe lanciare una moda.
Se dunque per i gioielli in generale prevale il gusto personale, per quanto riguarda come indossare gli anelli le cose cambiano e le “regole” ci sono, eccome.
Infatti troviamo tutta una serie di tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.
Partiamo dal più classico degli esempi: la vera matrimoniale. Già ai tempi dei romani l’atto del matrimonio culminava con lo scambio dell’anello e questo veniva posto sull’anulare sinistro perché si diceva che da li partisse una vena (la «vena amoris») che arrivava direttamente al cuore, così, ancora oggi, si possono mettere anelli a questo dito solo se indicano un legame sentimentale.
Ma prima del matrimonio dovrebbe essere donato l’anello di fidanzamento: anche in questo caso sarà l’anulare sinistro a sfoggiarlo. Ma una volta sposati? Si può scegliere di tenere sia l’anello di fidanzamento che la vera sulla mano sinistra (si indossa prima la vera e poi l’anello) oppure si può spostare l’anello sull’anulare destro.
imagesNaturalmente l’anello di fidanzamento per antonomasia è quello di diamanti (parleremo in un altro articolo delle altre pietre preziose e delle altre dita della mano).
Il perché è semplice: il suo stesso valore vorrebbe indicare la serietà dell’impegno preso dall’uomo (anche perché è consuetudine che, in caso di rottura, l’anello di fidanzamento rimanga alla donna). 
Ma dove e quando nasce la “moda” dell’anello di diamanti? C’è chi dice che tutto ebbe inizio da una brillante (è proprio il caso di dirlo!) idea pubblicitaria della De Beers negli anni ’40, altri sostengono invece che il primo anello di diamanti venne donato da Massimiliano d’Austria nel 1477 a Maria di Borgogna e da allora, per imitazione, questo divenne il classico anello di fidanzamento.
Per finire possiamo chiederci se si debba scegliere il classico solitario od un trilogy, se nel primo caso un diamante è «per sempre», nell’altro le tre pietre stanno ad indicare l’amore passato, presente e futuro; ma l’anello è proposto anche sotto forma di veretta e allora datele voi il significato che più preferite, sarà comunque uno splendido dono.

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