Parafrasando don Abbondio potremmo chiederci: «Fibonacci, chi era costui?».
Leonardo Fibonacci era un matematico pisano vissuto nel XIII secolo. Volendo calcolare quanto potesse moltiplicarsi una famiglia di conigli diede forma a quella che è conosciuta appunto come la «Sequenza di Fibonacci» nella quale un numero è la somma dei due precedenti (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13 ecc. ecc.).
Detto così sembra quasi un giochino per bambini, ma la sequenza possiede moltissime proprietà che trovano applicazione nei più svariati campi. Così, per semplice curiosità, sapete che i petali di quasi tutti i fiori sono in numero di 3, 5, 8 ecc.?
Ma oltre che in campo botanico, matematico, artistico, musicale, informatico e chissà cos’altro, in campo economico la «Sequenza di Fibonacci» ha ispirato ad Ralph Nelson Elliott (1871-1948) la «Teoria delle Onde».
Ed è per questo che stiamo trattando l’argomento, perché, riallaciandoci al nostro precedente articolo su «supporti e resistenze», questa teoria riesce a definire in modo più preciso l’andamento di un mercato.
Come? Non chiedetelo a noi perché non abbiamo capito molto a proposito del ciclo dei «200 anni» o dell’«ampiezza e inclinazione delle onde», di «flat» e «sideways pattern» o del «rimbalzo del gatto morto» (questa è proprio bella!), però questa teoria, insieme ad altri strumenti, è normalmente utilizzata dai traders per studiare l’andamento di un mercato, per cercare di capire cioè in quale direzione potrebbero andare i prezzi e quindi vendere o comprare al meglio.
Chissà, forse riusciremo a farci spiegare da un “addetto ai lavori” come e perché si utilizzano questi strumenti di analisi; sperando di capirci qualcosa naturalmente…
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