Si è appena conclusa a Vicenza la nona edizione del Jewelry Technology Forum , convegno che vede al centro dei suoi argomenti i metalli preziosi e la loro lavorazione.
“Un gioiello non è solo un prodotto dell’industria orafa, è il risultato di un complesso processo produttivo che parte dallo studio delle tendenze sociali passa per l’espressione del gusto e della creatività del designer, si trasforma e concretizza grazie alla tecnologia applicata” – Massimo Poliero, presidente del Jewelry Technology Forum e CEO di Legor Group.
Il Jewelry Tecnology Forum è nato proprio a questo scopo: fornire le tecnologie più avanzate e sofisticati sistemi produttivi per trasformare un metallo in un gioiello: plasmare la forma, insomma, scolpirla, andare contro la stessa natura fisica del metallo in questione per renderlo un’opera d’arte.
Il simposio, anche quest’anno, ha visto tra gli altri (Fiona Solomon del Responsable Jewellery Council, Andrea Basso responsabile tecnico della ricerca e sviluppo e della produzione di Legor Group, Chris Cort, oltre 34 anni di esperienza nel campo metalli preziosi, Valeria Adriani, lavora a Matech, attività del Parco Scientifico Galileo di Padova, Ilaria Forno, Alessio Carlotto e Filipe Silva docente presso l’Università di Minho in Portogallo) la partecipazione dell’Ing. Paolo Battaini esperto nella failure analysis applicata, che ha presentato la relazione: “Microstrutture di metalli preziosi in 3D”, ossia l’osservazione tridimensionale al microscopio elettronico per una completa analisi metallografica sulla struttura e sul comportamento delle leghe preziose. Questa relazione nasce proprio allo scopo di far comprendere come un gioiello non sia solo bello da vedere e da indossare ma è il risultato della più alta tecnologia e manifattura dell’epoca in cui esso viene realizzato.
Fonti: VIORODAILY n. del 21 gennaio 2013 – Articolo “Tecnologia e fantasia: le due facce del gioiello” – Lucio Mazzi
Convegni – Faccenda – 2. del 10 novembre 2012 del – Articolo “Santa Fe Symposium: cresce l’interesse del mondo scientifico”
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