SI E’ SPENTO IL MAESTRO ORAFO LUIGI QUAGLIA, ARTISTA DI GRANDE UMANITA’ CHE SEPPE INVENTARE UN “ORO DIVERSO”
Domenica 20 Aprile, nella sua casa di Trezzano sul Naviglio, è mancato Luigi Quaglia, 86 anni, artista orafo milanese che nel corso della sua lunga carriera, costellata di successi ottenuti a livello nazionale e internazionale, portò significative innovazioni nel mondo della gioielleria. Fondatore, negli anni ’50, dell’azienda che ancora oggi porta il suo nome, Luigi Quaglia diede vita a forme e ‘modi di essere’ dell’oro ispirati ad antiche civiltà e al contempo estremamente attuali per significato ed estetica. Fu il primo orafo, in Italia, a lanciare la propria ‘firma’ accompagnata dallo slogan ‘l’oro etrusco di Luigi Quaglia’, ovvero il ‘suo’ oro, frutto di tanta ricerca e sperimentazione, inaugurando una politica di marketing, diremmo oggi, all’avanguardia per i tempi che lo portò in breve ad affermarsi prima in Europa e poi nel mondo. Sempre fortemente legato a Milano e alla tradizione orafa cittadina, nel 1974 fu insignito del prestigioso premio Ambrogino d’Oro. A partire dagli anni ’80 l’unione tra la sua attività di orafo e quella di sapiente comunicatore si consolidò ulteriormente attraverso un dialogo positivo, sempre vivace e ricco di contenuti con la stampa e con il suo pubblico, particolarmente attento a cercare nel gioiello l’espressione del proprio gusto. Tra i primi a proporre nelle proprie creazioni le perle di Tahiti, continuò a dirigere e a lavorare intensamente in azienda fino all’inizio degli Anni 2000.
(dalla newsletter di Federpreziosi)
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