Gli indici macroeconomici USA

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Capita spesso di leggere nelle pagine finanziarie una frase: «i mercati sono in attesa che vengano comunicati i dati USA».
La vita economica americana è scandita dalla pubblicazione periodica di report (Market Mover) che analizzano l’andamento di particolari settori e questi dati condizionano pesantemente le borse perché indicano l’andamento dell’economia statunitense. Naturalmente questo tipo di indici sono elaborati anche in Europa, in Giappone, in Cina, ma hanno un impatto minore sui mercati.


Ma quali sono questi indici? Ce ne sono molti e vanno dalla produzione industriale alle vendite al dettaglio, dai prezzi al consumo alla vendita di case: ognuno di questi può dare un segnale sullo stato di salute dell’economia americana.
Vediamone da vicino qualcuno tra i più importanti.
Indice ISM manifatturiero
Elaborato da un’associazione privata di direttori agli acquisti, segnala l’andamento dell’attività economica delle ditte. Questo dato (il PMI), comunicato mensilmente, è molto importante perché se le ditte acquistano vuol dire che l’economia sta crescendo o, viceversa, se l’indice scende sotto quota 50 punti vuol dire che l’economia sta rallentando.
Vendite al dettaglio
Elaborato mensilmente dal Dipartimento del Commercio segnala l’andamento delle vendite nella grande e nella piccola distribuzione. E’ naturalmente un indicatore molto importante perché segnala l’andamento dei consumi.
Beni durevoli
Sono i prodotti industriali con una vita maggiore di tre anni. E’ considerato come l’indice di fiducia dei consumatori: non essendo beni necessari (non sono, per intenderci, cibo o vestiti), il loro acquisto presuppone una certa tranquillità economica da parte delle famiglie. L’elaborazione è mensile e si basa su di un campione di quasi 4000 ditte.
Rapporto sull’occupazione
E’ diffuso mensilmente dal Dipartimento del Lavoro e fornisce dati sull’occupazione appunto, ma anche sulla disoccupazione e sull’andamento dei salari. E’ un altro indice importante perché, naturalmente, una maggiore occupazione significa una crescita economica mentre dati negativi possono indicare una fase di recessione.
E’ in base a tutta questa serie di rapporti che, ad esempio, la FED decide i suoi interventi sui mercati, con conseguenti ripercussioni su tutta l’economia mondiale.

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by TriplaW
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