Il primo lunedì di settembre il Nord America festeggia il Labour Day. Per Wall Street rappresenta anche la fine dell’estate e l’inizio del periodo più indaffarato dell’anno che porta verso il Natale e la fine dell’anno.
Per l’oro e le azioni aurifere significa la fine delle “secche estive” (summer doldrums) e l’inizio della Stagione dei Matrimoni in India dove per tradizione millenaria si danno in dote alle spose gioielli e monili d’oro per garantire ricchezza e “denaro” in caso di necessità.
Settembre rappresenta anche l’inizio della stagione dei raccolti agricoli e per tutto il mondo asiatico l’occasione per allocare una parte dei proventi in oro.
Dunque settembre è un mese significativo nella stagionalità dei prezzi dell’oro e spesso rappresenta il mese di break-out con prezzi in salita.
Dopo un ottimo mese di giugno dove l’oro ha guadagnato quasi 100 $ per oncia, luglio e agosto sono stati caratterizzati da un nuovo ciclo ribassista che ha riportato il prezzo trampoline water park for sale vicino ai 1.250 $/oz. Dal grafico qui sotto notiamo però che il prezzo dell’oro in €uro (parte superiore del grafico) è rimasto stabile/rialzista grazie all’apprezzamento del $ contro € passato da 1,40 a 1,29 nello stesso periodo.
Sono quasi tre mesi, proprio da giugno, che l’oro in €uro rimane stabile sopra i 31 €/gr e si rifiuta di scendere. Questo significa che qualcosa sta cambiando nella relazione tra $ e oro.
La forza del dollaro è il riflesso delle politiche monetarie delle banche centrali. La Fed ha quasi terminato il suo QE (quantitative easing), la BOJ è in modalità “all in” rubinetti tutti aperti, mentre la BCE sembra pronta ad iniziare anche lei una massiccia campagna di acquisto di bonds o meglio “monetizzazione dei debiti Sovrani”.
Il ciclo ribassista degli ultimi due mesi, ha portato l’indice della volatilità dell’oro vicino a livelli di compressione estremi. In realtà questo indicatore sta scendendo da luglio 2013 e coincide con l’ultimo anno di andamento laterale dell’oro tra 1.200 e 1.400 $/oz. Con ogni probabilità si sta avvicinando il momento di inversione del ciclo della volatilità e sua conseguente esplosione.
Questo significherebbe l’inizio di un significativo movimento direzionale del prezzo dell’oro, detto anche movimento impulsivo. Gli ultimi due forti incrementi di volatilità coincidono con l’impennata del prezzo dell’oro da 1.500 a 1.900 $ (+400 $) in due mesi nel 2011 e con il crollo dell’aprile 2013 quando in tre mesi perse sempre 400 $/oz.
Purtroppo non possiamo dire in anticipo se questa direzione sarà al rialzo o al ribasso.
Avrà ragione Goldman Sachs che continua a predire i 1.050 $/oz per fine anno (-20%) o la fine delle secche estive, la domanda asiatica, l’azione della BCE e i problemi geopolitici saranno
fattori sufficienti a far ripartire verso il rialzo il prezzo dell’oro?
La storia si sta svolgendo davanti ai nostri occhi, presto avremo le idee più chiare.
Consilia Aurea
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