Repentina discesa del prezzo dell’oro sotto i 1600 $/oz mentre il dollaro recupera posizioni sull’euro.
Forse a causa dei risultati delle elezioni in Grecia ed in Francia e per la situazione economica della Spagna, ma pare che molti operatori abbiano dovuto vendere oro per coprire le perdite subite sui mercati azionari.
E meno male, per l’oro, che si stanno muovendo i mercati indiano e cinese che, probabilmente, ne hanno contenuto la discesa.
In India il governo è tornato sulle sue decisioni ed ha annullato l’aumento dei dazi e ci si attendono quindi vendite massicce di oro perché lo sciopero di oltre tre settimane attuato dai gioiellieri aveva ridotto l’import a circa 30 tonnellate.
In Cina, o per meglio dire ad Hong Kong, le cifre parlano di un aumento di vendite dall’inizio dell’anno di circa un 20% al mese.
In questo momento gli analisti prevedono che l’oro potrebbe stazionare poco sopra i 1530 $/oz, ma per poi recuperare fino ai 2000 nel secondo semestre.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1642,60 lunedì 7 e la minima di 1578,60 venerdì 11; il dollaro è stato scambiato a 1,3060 martedì 8 e a 1,2916 venerdì 11.
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