Abbiamo aperto l’anno con valori più bassi di quelli con i quali avevamo chiuso il 2012, poi il metallo ha recuperato qualche posizione.
Causa dell’aumento potrebbero essere, tanto per cambiare, gli acquisti da parte di India e Cina. In India è atteso un incremento della tassa sull’importazione dell’ oro e così qualcuno ha anticipato gli acquisti, mentre in Cina agli inizi di febbraio cade il capodanno lunare.
Poi giovedì, dopo la decisione della BCE di lasciare invariati i tassi d’interesse (0,75%), l’oro ha avuto un balzo (subito esauritosi però) a scapito del dollaro che si è invece indebolito. Per parlare comunque di inversione di tendenza dovremo aspettare di tornare stabilmente sopra i 1700 $/oz.
La Cina a novembre ha importato oro da Hong Kong per quasi 100 tonnellate. Nella classifica stilata dal WGC la banca centrale che lo scorso anno ha acquistato più oro è stata la Turchia con quasi 119 tonnellate. Buona la performance del Brasile le cui riserve sono passate da 17 a 52 tonnellate d’oro.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1647,30 lunedì 07 e la massima di 1678,70 giovedì 10; il dollaro è stato scambiato a 1,3025 lunedì 07 e a 1,3361 venerdì 11.
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