E’ bastato, venerdì, il dato positivo sull’occupazione negli USA per far guadagnare posizioni al dollaro a scapito dell’oro.
Continuano intanto le vendite di ETF, ma la discesa del prezzo è frenata grazie ai forti acquisti in Asia: a marzo la Cina ha importato il 130% in più di febbraio e sembra che il trend stia continuando approfittando dei prezzi bassi («le madri cinesi»!).
Intanto la borsa (americana) corre: il Dow Jones fa il suo record storico superando i 15.000 punti mentre Standard&Poor’s, con oltre 1600 punti, è anche lui ai massimi. Buona la performance della borsa di Tokyo mentre le borse europee (tranne la tedesca Dax) arrancano.
Pare che invece le aste stiano andando alla grande: Sotheby’s e Christie’s hanno venduto nel 2012 gioielli per oltre un miliardo di dollari contro, ad esempio, i neppure 600 milioni del 2009 e anche questo 2013 sembra stia andando molto bene.
Un’altra interessante teoria sul crollo della quotazione dell’oro è quella che la FED lo abbia provocato per poterlo acquistare sul mercato ad un prezzo più favorevole dovendo restituire alla Germania le tonnellate di sua proprietà: non si spiegherebbe altrimenti perché, se la FED avesse la disponibilità di quel metallo, per la consegna occorreranno ben sette anni.
Un nuovo disegno di legge sulla regolamentazione del settore dei «Compro Oro» per la tracciabilità delle operazioni e l’antiriciclaggio è stato presentato alla camera: vedremo se farà la fine delle precedenti iniziative delle quali si è persa traccia! Intanto si intensificano i controlli, settimana scorsa più di 100 negozi nella zona di Torino sono stati visitati dalla Guardia di Finanza.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1478,14 lunedì 06, la minima di 1422,23 venerdì 10; il dollaro è stato scambiato a 1,3184 mercoledì 08 e a 1,2943 venerdì 10.
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