Non si arresta la corsa dell’oro che vola ad un nuovo record storico sopra 1.050 dollari l’oncia. Il 2009 diventa così il nono anno consecutivo in cui si registra un rialzo dell’oro, la sequenza più lunga dal dopo guerra (+ 18% dall’inizio dell’anno, + 150% negli ultimi cinque).
A favorire il metallo giallo è l’indebolimento del dollaro in seguito alle notizie sulla decisione dei paesi del Golfo Persico di non utilizzare più il biglietto verde per le transazioni petrolifere (l’Iran già vende i barili in euro). La fonte è il giornale inglese «The Indipendent» che in un articolo dal titolo «The demise of the dollar» ha scritto che nei mesi scorsi i ministri delle finanze ed i governatori delle banche centrali di Russia, Cina, Francia, Giappone e paesi arabi avrebbero tenuto incontri segreti con lo scopo di creare un nuovo strumento internazionale per gli scambi composto da un paniere di valute (yen giapponese, yuan cinese, euro) più l’oro. Le smentite naturalmente non si sono fatte attendere, ma la reazione dei mercati ha dimostrato che credono in questa possibilità. Addirittura si fa una data per questa transizione e cioè il 2018.
Intanto la banca centrale australiana ha alzato i tassi al 3,25%, si tratta del primo paese tra quelli del G20 a registrare ufficialmente la fine della recessione e quindi a fare una mossa (stretta creditizia) tipica di chi sta per entrare in una fase di espansione. Uno scenario che lascia presagire una ripartenza dell’inflazione, un dollaro debole e quindi la caccia a beni rifugio come l’oro.
Cosa dobbiamo aspettarci allora? L’agenzia Bloomberg indica per il quarto trimestre un prezzo medio di 960 dollari/oncia, mentre ipotizza i 990 per il primo trimestre del prossimo anno; Deutsche Bank indica invece un prezzo di 1050 per questo fine anno e vede i 1125 dollari per il primo trimestre 2010 (e i 1175 dollari a fine 2010); infine Standard Chartered ipotizza quota 1200 dollari per l’inizio del prossimo anno.
Ma vediamo il dettaglio della scorsa settimana: in dollari oncia l’oro ha toccato il minimo a 1003,35 lunedì 5, mentre il valore massimo di 1058,05 lo si è visto giovedì 8; il dollaro è stato scambiato a 1,4599 lunedì 5 e a 1,4819 giovedì 8.
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