Costante, seppur lenta, la discesa del prezzo dell’oro la corsa settimana, dopo esser andato sotto i 1280 $/oz ha riguadagnato qualcosa dopo le dichiarazioni del presidente della FED, la signora Yellen, che ha detto di voler mantenere bassi i tassi d’interesse, probabilmente ancora per tutto il 2015, e comunque anche quando il tasso di disoccupazione sarà sceso sotto quel 6,5% che era l’obiettivo dichiarato precedentemente. Ma proprio il dato negativo sui Non-farm Payrolls comunicato venerdì ha spinto nuovamente l’oro sopra i 1300 $/oz.
Giovedì erano state invece le parole di Draghi ad influire negativamente sull’oro quando aveva dichiarato che la BCE è pronta a varare «misure non convenzionali», probabilmente forme di «Quantitative easing» sul modello di Usa e Giappone: il pericolo infatti è ora la deflazione. Ne hanno subito tratto beneficio le borse. Comunque ogni decisione è rimandata alle prossime riunioni.
Nel mese di marzo l’oro ha perso circa il 3% del suo valore anche se dall’inizio dell’anno ha guadagnato quasi il 7%. Le previsioni vanno dai 1050 $/oz di Goldman Sachs ai 1250 $/oz di Barclays per l’anno in corso.
I grandi fondi riescono a condizionare, in questo caso al ribasso, un mercato che altrimenti sarebbe costantemente in espansione grazie agli acquisti dei privati.
In Giappone, ad esempio, i cittadini spaventati dalla svalutazione dello yen stanno facendo la coda fuori dei negozi per acquistare oro. Secondo i dati del WGC, solo tra il 2012 ed il 2013 la domanda di oro è salita del 225% !
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1278,70 martedì 01 e la massima di 1310,50 venerdì 04; il dollaro è stato scambiato a 1,3810 martedì 01 e a 1,3684 venerdì 04.
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