I mercati scommettono su un nuovo quantative easing da parte della FED e l’oro torna a correre mentre il dollaro scende ai minimi degli ultimi due mesi. Si pensa che l’annuncio verrà dato dopo il 6 novembre per non influenzare le elezioni americane che si terranno in quella data.
La scelta sembra scontata dopo gli ultimi, ennesimi dati economici USA negativi. Ma è l’intera economia mondiale, come ha sottolineato Bernanke alla recente riunione di Jackson Hole, ad essere in crisi.
La quotazione dell’oro ha superato i 1700 $/oz (la più alta quotazione da sei mesi a questa parte), soglia psicologica oltre la quale si pronosticano i 1800 $/oz a breve. Il rally riguarda anche gli altri metalli preziosi.
Anche la decisione della BCE di lasciare invariati i tassi, ai minimi storici dello 0,75%, ha spinto il prezzo dell’oro, sempre favorito a fronte di interessi bassi.
E’ in svolgimento (fino al 12) «VicenzaOro 2012»: sembra che ora la formula magica sia «vendita on-line».
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1687,58 lunedì 3 e la massima di 1739,40 venerdì 7; il dollaro è stato scambiato a 1,2509 mercoledì 5 e a 1,2819 venerdì 7.
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