L’elezione a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama non ha avuto sulle borse mondiali gli effetti che qualcuno si aspettava, anzi, dopo una serie di rialzi, è stata proprio Wall Street ad aprire in rosso.
Ma forse non ci si poteva aspettare molto da queste elezioni: le decisioni in materia economica che avrebbe preso il vincitore si sarebbero comunque concretizzate a medio e lungo termine (ricordiamo che il nuovo presidente entrerà in carica solo tra due mesi) mentre le borse volevano delle risposte nell’immediato che solo organismi come la Fed e la BCE potevano dare.
In questa ottica ha quindi pesato di più, ad esempio, la notizia che il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia mondiale parlando ormai apertamente di recessione a livello globale.
In questo permanente clima di incertezza i dollari/oncia dell’oro hanno oscillato dai 724,70 del giorno 3 ai 765,50 del giorno 5, mentre il dollaro ha avuto un massimo di 1,2567 il 4 ed un minimo di 1,3101 il 5.
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