Mercoledì 30 settembre l’oro ha chiuso le contrattazioni a 1.008 $/oncia.
Per la prima volta nella sua storia, l’oro fissa il prezzo di chiusura del mese sopra la soglia psicologica dei 1.000 $/oncia.
“Quelli che sanno” dicono che l’evento è di rilevante importanza: si tratta di «Up side break-out» (il «break out» è la rottura di un supporto o di una resistenza con conseguente cambio di direzione del prezzo).
In pratica dopo una “pausa di riflessione” l’oro è tornato a salire sopra quota 1000 (+ 14,8% dall’inizio dell’anno il suo valore) sfruttando il calo generalizzato delle borse.
Il «Centro Studi Economico e Finanziario ESG89» ha effettuato un’analisi del comparto orafo vicentino e il risultato non è stato davvero confortante. Sono stati esaminati gli esercizi 2008 di un campione di venti aziende ed il 75% di queste ha fatto registrare un calo nel fatturato, anche se il 58% delle imprese è riuscita comunque a chiudere il bilancio con un utile d’esercizio.
Intanto, per chi fosse interessato, in Sud Africa è stato trovato un diamante da 500 carati (circa 100g di peso).
In dollari oncia l’oro ha toccato il minimo a 998,10 lunedì 28, mentre il valore massimo di 1009,35 lo si è visto giovedì 1; il dollaro è stato scambiato a 1,4714 lunedì 28 e a 1,4515 venerdì 2.
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