Nuovo record dell’oro con quotazioni che hanno sfiorato i 29 euro al grammo: sul metallo giallo si sono riversati i capitali in fuga dai mercati azionari.
E non poteva essere diversamente visto quello che sta succedendo in Europa: S&P è scesa addirittura di tre livelli (a BB+) nel suo giudizio sulla Grecia (indipendentemente dal “salvataggio” in corso il paese avrà comunque grosse difficoltà ad affrontare il debito pubblico), poi è stata la volta del Portogallo (declassato da A+ a A-) e quindi della Spagna (da AA+ a AA).
E qualcuno inizia a dire che non bisogna credere troppo alle agenzie di rating, oppure che queste debbano valutare «in modo responsabile» (proprio la S&P assegnava il valore massimo alla multinazionale americana Enron ancora tre giorni prima che questa dichiarasse fallimento!).
La paura è che gli effetti di tutto ciò potrebbero allargarsi a breve a tutta l’area euro. Intanto le quotazioni del petrolio ad inizio di settimana erano scese proprio a causa del timore di un indebolimento dell’economia globale.
Ma non parlavano tutti di ripresa? E l’oro è sempre più «bene rifugio».
Quotazione minima dell’oro in dollari/oz a 1148,75 martedì 27 e massima a 1181,36 venerdì 30; il dollaro è stato scambiato a 1,3397 lunedì 26 e a 1,3140 venerdì 28.
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