L’oro torna a scendere sotto i 1600 $/oz. Nonostante tutto evidentemente si scommette sulla ripresa dell’economia (alcuni dati americani sono risultati migliori del previsto) e quindi i grandi investitori tornano a puntare sulla borsa. I minori acquisti da parte dei privati (-4,8% nel 2012) molto probabilmente sono dovuti alla mancanza di liquidità. Anche il mercato degli Etf sta perdendo qualche colpo (quasi il -7% in questa prima parte dell’anno). Continuano invece gli acquisti da parte delle banche centrali.
Comunque c’è chi va controcorrente: secondo gli australiani di ETF Securities questa è solo una pausa tecnica e l’oro arriverà a toccare i 4000 $/oz.
Un rapporto del WGC, commentando la solita idea di vendere le 2000 e passa tonnellate d’oro in possesso dell’Italia per coprire i debiti, sottolinea che non servirebbe a nulla, mentre una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare le riserve come garanzia dei titoli di stato.
Chiusi a Torino 22 «Compro Oro» per irregolarità nella gestione dei preziosi acquistati.
Questa volta è addirittura lo stato del Texas a chiedere che gli venga reso il suo oro depositato presso la Federal Reserve.
Il governo greco, alla disperata ricerca di soldi, ha concesso il diritto di sfruttamento di un giacimento d’oro ad una società canadese, ma sta incontrando la dura resistenza della popolazione locale che teme danni ambientali irreversibili.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1611,70 lunedì 25 e la minima di 1592,85 mercoledì 27; il dollaro è stato scambiato a 1,3040 lunedì 25 e a 1,2759 mercoledì 27.
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