Dopo aver sfiorato i 1350 $/oz e aver recuperato così l’11% del suo valore, l’oro ha un po’ rallentato la sua corsa, ma le quotazioni sono rimaste comunque stabilmente sopra i 1300 $/oz che ora diventa il supporto.
Probabilmente ha contribuito in parte anche la “crisi” in corso tra Ucraina e Russia, e l’oro potrebbe salire ancora più su se la situazione dovesse peggiorare.
Secondo i dati del WGC il 2013 è stato un anno record per le vendite di oro: la domanda da parte dei consumatori è salita del 21%.
Se il prezzo ha subito il tracollo che tutti conosciamo è stato perché sono intervenute manovre speculative che hanno fatto mancare la parte d’investimento finanziario (ETF) per ben 900 tonnellate.
Come a dire che se la quotazione dell’oro dipendesse solo dai privati ora saremmo probabilmente a livelli mai visti prima. Tra l’altro anche gli acquisti da parte delle banche centrali sono continuati nel 2013 per un totale di 369 tonnellate. E, terminate le prese di profitto, i fondi ETF hanno ora ricominciato ad acquistare.
Intanto in Sud Africa durano ormai da 27 giorni scioperi che interessano l’estrazione del platino, in questo momento è già venuto a mancare il 4% della produzione e si teme che ciò possa avere ripercussioni sul prezzo del metallo.
Ah, ricordatevi sempre di portare fuori il cane, potreste trovare monete d’oro per 7 milioni di $ come è successo ad una coppia in California!
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1343,90 mercoledì 26 e la minima di 1320,48 venerdì 28; il dollaro è stato scambiato a 1,365 giovedì 27 e a 1,3821 venerdì 28.
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