Settimana tranquilla per l’oro che ha oscillato di circa 50 centesimi rimanendo a ridosso dei 32 euro per grammo.
La spada di Damocle del tapering continua a condizionare le quotazioni dell’oro, ma ora torna prepotentemente alla ribalta la questione del debito pubblico americano sul quale si stanno scontrando il partito Democratico e quello Repubblicano: se entro l’inizio del mese di ottobre non verrà trovato un accordo per l’aumento del tetto, l’eventuale shut-down di cassa potrebbe avere effetti devastanti per l’economia americana e, di riflesso, per quella mondiale.
In questa situazione sarebbe impossibile parlare di tapering, anzi il prezzo dell’oro avrebbe probabilmente una fiammata tale da farlo ritornare ai massimi storici.
E già l’oro ne ha tratto vantaggio aprendo questa settimana sopra i 32 $/oz.
Un sostegno ai prezzi dell’oro lo si aspetta dalla Golden Week in Cina (che inizia questa settimana) anche perché le centinaia di migliaia di persone che si recheranno ad Hong Kong difficilmente si faranno sfuggire l’occasione di rifornirsi di lingotti d’oro.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1307,86 lunedì 24 e la massima di 1344,60 venerdì 27; il dollaro è stato scambiato a 1,3469 mercoledì 25 e a 1,3558 venerdì 27.
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