Nonostante la scorsa settimana le quotazioni dell’oro abbiano continuato a scendere («vendite sistematiche da parte degli speculatori» è stato scritto), tutti continuano a pronosticare i 1800 $/oz entro la fine dell’anno e i 2000 $/oz per il 2013.
I motivi sono sempre i medesimi: la crisi del debito sovrano in Europa, il pericolo del cosiddetto «fiscal cliff» in America, la ripresa degli acquisti in Cina e in India (ricordiamo che ad ottobre inizia la stagione dei matrimoni).
Ma naturalmente c’è chi vede, al contrario, un’ulteriore discesa fino a sfiorare i 1600 $/oz e questo dopo il recupero del dollaro che sta facendo riposizionare i grandi investitori.
Intanto l’agenzia Reuters segnala la scoperta di un grosso giro di oro dalla Turchia verso l’Iran: con le sanzioni in atto non è possibile per quest’ultimo utilizzare dollaro ed euro per le transazioni, eccolo allora cercare soluzioni alternative. La Turchia ha acquistato 7 tonnellate d’oro lo scorso mese.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1729,95 martedì 23 e la minima di 1701,25 mercoledì 24; il dollaro è stato scambiato a 1,3080 lunedì 22 e a 1,2889 venerdì 26.
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