E così l’oro ce l’ha fatta. Superati dunque i 1300 $/oz fin dalle prime ore di lunedì è riuscito poi a rimanere sopra quella soglia per tutta la settimana appena trascorsa, anche se molti operatori pensavano che si trattasse solo di un fuoco di paglia.
Un’inversione di tendenza segnalata anche dai contratti hedge fund che “scommettono” sul rialzo del metallo giallo e che, secondo la commissione americana, sono aumentati del 56% la scorsa settimana.
In dollari oncia le oscillazioni del metallo sono risultate abbastanza contenute e sembra dunque che le posizioni si siano per ora assestate, ma si naviga ancora a vista.
Ricordiamoci comunque che, nonostante l’ultimo grosso calo delle quotazioni, nell’ultimo decennio l’oro ha fatto segnare la migliore performance rispetto a indici azionari e obbligazioni. Il privato che ha acquistato negli anni passati non può certo lamentarsi.
I India sono state varate ulteriori misure restrittive sull’importazione di oro: ad esempio il 20% dell’oro acquistato deve poi essere riesportato. Si cerca in tutti i modi di riequilibrare la bilancia dei pagamenti ed essendo il paese ancora il primo consumatore di oro al mondo è lui a farne le spese.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1298,12 lunedì 22 e la massima di 1346,72 mercoledì 24; il dollaro è stato scambiato a 1,3142 lunedì 22 e a 1,3295 venerdì 26.
Torneremo con il nostro report a settembre: buone ferie!
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