Nuova quotazione record per l’oro che giovedì scorso ha toccato i 1448,15 $/oz per poi subito perdere più di dieci dollari il giorno dopo.
Come avevamo previsto l’oro è tornato a correre anche se il prezzo in euro è stato raffreddato da un dollaro debole.
I timori degli investitori riguardano naturalmente le situazioni di Giappone e Libia che potrebbero determinare un aumento dei costi dell’energia spingendo così al rialzo l’inflazione.
Ma anche da altri fattori: le dimissioni del governo portoghese fanno temere una situazione simile a quella di Irlanda e Grecia; negli USA ha spaventato i mercati il dato inatteso del crollo delle vendite di nuove case (- 16,8%).
Anche l’argento non scherza e dall’inizio dell’anno ha fatto registrare un +30%: con i suoi 37 $/oz tocca i massimi degli ultimi 30 anni e c’è chi pronostica i 50 $/oz per quest’anno.
La quotazione minima dell’oro è stata di 1421,06 dollari/oz martedì 22 e la massima di 1448,15 giovedì 24; il dollaro è stato scambiato a 1,4247 martedì 22 e a 1,4065 giovedì 24.
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