Come sempre c’era attesa per le dichiarazioni che avrebbe rilasciato Bernanke, questa volta in un’audizione al Congresso americano tenutasi mercoledì, ma non è emerso nulla di nuovo: la FED continuerà nella sua politica di Quantitative Easing. E se i mercati apprezzano la continua immissione di liquidità bisogna però dire che la manovra, giusta o sbagliata che sia, è posta in atto solo perché l’economia americana stenta a ripartire e questo non è un buon segno.
L’oro rimane alquanto volatile, dopo le dichiarazioni di Bernanke è tornato per un giorno sopra i 1400 $/oz per chiudere poi la settimana attorno ai 1390 $/oz.
Anche l’argento non se la passa molto bene: dall’inizio dell’anno ha perso quasi il 30% del suo valore. Ma l’argento è richiesto più in campo industriale che in quello dell’investimento (è gravato dall’Iva al contrario dell’oro) e le sue oscillazioni di prezzo dipendono molto dall’andamento dei settori manifatturieri.
E giovedì tonfo della borsa di Tokyo (- 7,32%) dopo i dati negativi del settore manifatturiero cinese; a seguire l’inevitabile ribasso delle borse europee (Milano -3%).
Dal 18 al 22 si è svolta «Vicenzaoro Spring», il tema di questa edizione è stato «The future. Now. The new global scene in jewellery». Un occhio di riguardo si è avuto per i nuovi materiali e per le nanotecnologie. Prossimo appuntamento a settembre (dal 7 all’11) per «Vicenzaoro Fall».
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1342,50 lunedì 20 e la massima di 1411,90 mercoledì 22; il dollaro è stato scambiato a 1,2823 lunedì 20 e a 1,2988 venerdì 24.
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