I fine settimana sembrano portare bene all’oro: venerdì 17 ha superato l’asticella dei 1250 $/oz e li è rimasto fino a lunedì sera, poi tutta la settimana ha vivacchiato per poi ripartire giovedì scorso ed oltrepassare i 1270 $/oz con i quali apriamo anche oggi.
Comunque quasi tutte le previsioni concordano nell’affermare che le quotazioni del metallo rimarranno per tutto questo anno nella fascia compresa tra i 1230 e i 1250 $/oz, anche se qualcuno agita sempre lo spettro del numero 1000!
Domani e mercoledì riunione della FED, la prima presieduta dal nuovo governatore, la signora Janet Yellen. Tutti si aspettano l’annuncio di una nuova riduzione di 10 miliardi di dollari negli acquisti: continuerà il mini-tapering?
La Germania ha annunciato il rimpatrio di 37 tonnellate di lingotti d’oro depositati all’estero: peccato che 32 vengano dalla Francia e solo 5 dagli Stati Uniti e questo ancora una volta a conferma delle voci che gli USA non possiedono più l’oro (altrui!) che avevano in deposito (e quindi anche quello della Banca d’Italia!!!). Oltretutto i lingotti francesi sono stati accatastati senza problemi, mentre quelli americani sono stati tutti rifusi: volevano essere sicuri che non fossero di tungsteno come leggenda vuole?
Da «VicenzaOro» giungono impressioni positive, dopo anni di stanca questa volta si è notata una maggiore e più attenta partecipazione di visitatori (30.000 le presenze) tra i quali molti stranieri (+5,7%).
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1232,12 giovedì 23 e la massima di 1271,89 venerdì 24; il dollaro è stato scambiato a 1,3515 lunedì 20 e a 1,3729 venerdì 24.
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