Martedì scorso lo scivolone di quasi il 3% del valore, in dollari/oncia, ha fatto domandare a qualcuno se non fosse iniziata la tanto annunciata discesa del prezzo dell’oro.
Ma cosa è successo? Da una parte il rialzo dei tassi d’interessi operato dalla Cina (il primo dopo tre anni), dall’altra il recupero del dollaro (buoni risultati nel settore bancario americano) hanno un po’ spento la corsa all’oro come bene rifugio.
La discesa dell’oro, che è poi continuata per il resto della settimana, arrivando ad infrangere quota 1320 $/oz, ha naturalmente trascinato verso il basso anche argento, platino e palladio.
C’è da dire comunque che l’argento dall’inizio dell’anno ha fatto segnare un + 29% contro il + 19% del metallo giallo.
La quotazione massima dell’oro è stata di 1375,00 dollari/oz lunedì 18 e la minima di 1317,15 venerdì 22; il dollaro è stato scambiato a 1,3704 mercoledì 20 e a 1,4041 giovedì 21.
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