Superati i 1600 $/oz ad inizio di settimana si guardava ormai ai 2000 previsti per la fine dell’anno, poi l’accordo raggiunto per il salvataggio della Grecia ha ridato fiato alle borse, il dollaro ha ceduto qualche posizione e così l’oro ha perso quasi un euro nella giornata di giovedì.
Bisognerà però vedere quanto durerà l’euforia, l’outlook (previsione di tendenza) della maggioranza degli analisti sull’andamento dell’oro rimane di segno positivo.
Scrivevamo la scorsa settimana che uno (fra i tanti) motivi della crescita del prezzo dell’oro sono gli acquisti dei privati in Cina, ebbene, la domanda di lingotti e di monete d’oro, nei primi tre mesi del 2011, è aumentata del 123% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto riguarda invece l’India, l’altro maggiore consumatore di oro al mondo, in questo momento dell’anno le vendite calano perché è il periodo del lavoro nei campi, pronte però ad impennarsi in autunno, periodo deputato ai matrimoni.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1609,03 martedì 19 e la minima di 1583,33 mercoledì 20; il dollaro è stato scambiato a 1,4021 lunedì 18 e a 1,4433 giovedì 21.
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