Quello che più influisce, in questo momento, sulle quotazioni dell’oro è la posizione della FED rispetto all’immissione di liquidità sui mercati: solo l’ipotesi di un nuovo QE fa salire l’oro così come, in questo caso, una “delusione” delle aspettative lo fa scendere.
Naturalmente anche la situazione in Eurolandia ha il suo peso: l’esito delle elezioni greche ha solo fatto guadagnare un po’ di tempo sulla crisi, ma non ha certo escluso la possibilità che avvenga, ed infatti i mercati finanziari si sono comportati di conseguenza.
Intanto dal G20 le solite parole tranquillizzanti, ma nulla di concreto.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1632,86 martedì 19 e la minima di 1561,25 venerdì 22; il dollaro è stato scambiato a 1,2746 lunedì 18 e a 1,2532 venerdì 22.
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