L’oro perde qualche posizione, ma resta abbondantemente sopra quota 1300 $/oz.
Se è tornato ad essere il classico “bene rifugio” due sono le cause principali:
– La crisi tra Ucraina e Russia potrebbe avere sviluppi che nessuno si augura, ma intanto venti di guerra tornano a soffiare sull’Europa.
– Sempre più allarmanti le voci su una possibile, grave crisi economica della Cina che qualcuno ha già paragonato a quella della Lehman Brothers: le banche cinesi hanno erogato per anni facili crediti e ora le aziende non sono più in grado di restituire i prestiti ricevuti, un paio di grosse società hanno già dovuto dichiarare fallimento.
Mercoledì si è tenuta la periodica riunione della FED che ha annunciato di voler continuare nella politica di riduzione degli acquisti di titoli sul mercato: se si continuerà con questo ritmo entro l’anno avrà termine il tapering. E dopo? Come reagiranno i mercati senza più liquidità disponibile?
Intanto l’UBS ha dichiarato di aver avviato indagini interne in relazione alla denuncia di manipolazione del mercato dell’oro; in America sono già state avviate due class action a questo proposito.
Continuano a diminuire i Compro Oro ed anche il volume degli affari, i casi sono due: o è finito l’oro o gli italiani non sentono più la necessità di venderlo. Speriamo sia vera la seconda ipotesi.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1389,33 lunedì 17 e la minima di 1321,46 giovedì 20; il dollaro è stato scambiato a 1,3936 martedì 18 e a 1,3761 giovedì 20.
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