Niente tapering dunque! I soliti “esperti” sono stati un’altra volta smentiti: il comunicato emesso dalla FED mercoledì ha confermato la volontà di continuare ad immettere liquidità nel mercato ai livelli sostenuti fin’ora.
Sono si stati indicati segnali di ripresa, ma non tali da far invertire la rotta.
Così l’oro ha subito guadagnato posizioni superando i 1370 $/oz, poi, naturalmente, metabolizzata la notizia si è assestato su valori leggermente più bassi, ma comunque ben superiori a quelli di prima della riunione della FED.
Poi si è diffusa la voce che la decisione sarebbe stata solo rimandata di un mese ed ecco che l’oro ha perso nuovamente posizioni.
Il ministro delle finanze indiano ha comunicato che nel presente anno fiscale (che si chiuderà a marzo del 2014) il paese acquisterà quasi 100 tonnellate in meno di oro a causa o grazie (dipende dai punti di vista) dei tassi sulle importazioni aumentati fino al 10%. Ma i dati del WGC dicono invece che la domanda di oro fisico, nel secondo trimestre di quest’anno, è aumentata addirittura del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Avranno due calcolatrici diverse…
Intanto si fanno sempre più insistenti le voci di una probabile insolvenza da parte della Comex, ovvero non ci sarebbe sufficiente oro fisico per coprire tutti i contratti in essere, quindi, se qualcuno ne chiedesse la restituzione potrebbe non ottenerlo (pare sia già successo).
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1292,50 mercoledì 18 e la massima di 1374,99 giovedì 19; il dollaro è stato scambiato a 1,3329 martedì 17 e a 1,3564 giovedì 19.
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