E’ bastata la notizia che il celebre finanziere Soros avesse liquidato le sue posizioni in oro per far scendere il metallo sotto i 34 euro al grammo. Bisogna però dare atto al miliardario (46° nella classifica mondiale) di aver sempre parlato di bolla per l’oro, il problema sono semmai gli imitatori che non hanno perso tempo a seguirlo su questa strada.
Ma qualcun altro, John Paulson ad esempio, tiene duro e non ha disinvestito i suoi 31,5 milioni di azioni nei fondi auriferi incrementando anzi gli investimenti in società minerarie. E la Deutsche Bank pronostica per l’oro i 2000/2500 $/oz entro i prossimi otto mesi.
Intanto il rapporto trimestrale del World Gold Council ci dice che la Cina è diventato il primo mercato per l’oro fisico arrivando a quasi 100 tonnellate nei primi tre mesi di quest’anno. Ma è una tendenza mondiale dato che gli acquisti di lingotti e monete d’oro sono passati a 366,4 tonnellate contro le 125,5 dello stesso periodo dello scorso anno. La gente abbandona i pezzi di carta (- 56 tonnellate negli Etf)) e si porta a casa l’oro fisico.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1473,46 martedì 17 e la massima di 1514,40 venerdì 20; il dollaro è stato scambiato 1,4089 lunedì 16 e a 1,4345 venerdì 20.
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