Sempre indecifrabile l’andamento dell’oro, così come per il dollaro: per tutta la settimana le variazioni in euro sono state sostanzialmente limitate.
E chi ci racconta di prossimi scenari apocalittici da cui solo l’oro ci salverà e chi pronostica un calo del suo valore stante l’imminente ripresa economica mondiale. Forse, come si dice, la verità sta nel mezzo: potendo scegliere preferiremmo però la seconda ipotesi!
L’ Istat il 16 aprile rileva che «consistenti aumenti dell’export si registrano verso Svizzera (+35,6%, per lo più imputabile alle vendite di oro greggio non monetario)».
In questi calcoli rientrerebbero anche le cessioni, almeno in parte, delle scorte da parte di ditte di Valenza, Vicenza ed Arezzo, i poli orafi nazionali, messe in atto per far fronte in qualche modo alla crisi in atto.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1656,68 martedì 17 e la minima di 1635,15 giovedì 19; il dollaro è stato scambiato a 1,3009 lunedì 16 e a 1,3222 venerdì 20.
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