Sono girate voci in Germania secondo le quali il Ministero delle Finanze stava valutando l’ipotesi che i paesi dell’area dell’euro potessero utilizzare le riserve d’oro come garanzia dell’ipotizzato Fondo Monetario Europeo. La Bundesbank ha prontamente smentito ricordando ancora una volta l’autonomia decisionale delle banche centrali rispetto ai vari governi nel gestire le riserve d’oro.
Ma a tenere alta l’attenzione dei mercati era la prevista riunione della FED: la Banca Centrale americana non solo ha lasciato invariati i tassi d’interesse, ma ha anche affermato che rimarranno ai livelli attuali per un lungo periodo e gli investitori hanno reagito positivamente dato che si temeva l’inizio di una politica monetaria più restrittiva.
Altra notizia che ha mosso i mercati è stata la decisione di Standard & Poor’s di dare fiducia alla Grecia mantenendo il rating di lungo termine a BBB+ (quello dell’Italia è A+) e così l’euro si è rafforzato contro il dollaro.
Quotazione minima dell’oro in dollari/oz a 1102,45 lunedì 15 e massima a 1132,85 mercoledì 17; il dollaro è stato scambiato a 1,3793 mercoledì 17 e a 1,3509 venerdì 19.
Marzo 28th, 2010 at 18:25
La corsa al rialzo dell’oro ha sicuramente rotto gli schemi delle classiche proiezioni grafiche finanziarie che basandosi su regole matematiche e staistiche di solito riescano a prevedere in larga parte i cicli finanziari. L’andamento dell’oro negli ultimi anni deve però essere considerato come un’eccezione che è andata al di fuori delle regole a causa di una situazione economica e finanziaria generale particolare, per questo motivo ritengo che l’andamento dell’oro nel prossimo periodo dovrà essere valutato al di fuori degli schemi tradizionali con un occhio di riguardo all’andamento generale dell’economia più che ai classici schemi grafici finanziari. Fattori macroeconomici che personalmente ritengo importanti per una valutazione futura sull’andamento della quotazione oro sono da una parte la crescita di economie emergenti come Cina, India , Russia che hanno manifestato la volontà di voler incrementare le proprie riserve auree dando così un ulteriore motivo di rialzo alla quotazione oro anche nel lungo periodo. Un altro fattore che potrà incidere al rialzo è il grande interesse degli investimenti privati soprattutto nelle aree occidentali che a causa della stagnazione economica generale dei propri paesi stanno rivolgendo l’interesse verso un investimento che sicuramente non aiuterà a rilanciare l’economia ma almeno “sembrerebbe” mettere al riparo da rischi eccessivi. Questi fattori che sembrano aprire all’oro una vera propria marcia trionfale dell’oro anche nel lungo periodo mi inducano ad una riflessione, i numerosi record storici che l’oro ha collezionato nell’ultimo periodo ha attratto molti operatori di mercato che si sono precipitati ad offrire strumenti finanziari che offrissero investimenti che si basano su questo metallo prezioso, venendosi così a creare un’offerta enorme che potesse soddisfare la crescita della domanda di investimento sull’oro, ma dietro a questi operatori che offrano oro finanziario e non fisico esiste un sistema abbastanza strutturato che possa reggere il mercato e le sue fisiologiche oscillazioni ? o si rischia di veder diminuire velocemente la quotazione dell’oro vittima di una bolla finanziaria ? come successe qualche anno fà al settore tecnologico. Penso che questo dipenderà molto dalla volontà e dalla convenienza che le organizzazioni mondiali decideranno di attribuire a questo settore d’investimento, certo che la totale liberalizzazione del commercio dell’oro avvenuta ormai da tempo sembrerebbe dare garanzie che l’investimento sia visto positivamente a tutti i livelli finanziari. In conclusione penso che alla luce di tutto questo si possa considerare ad oggi l’oro non più un investimento difensivo con il quale proteggere il proprio capitale bensì un investimento che potrà produrre ottimi utili ma che potrebbe anche subire crolli repentini come accade ai prodotti finanziari con maggior rischio.