La scorsa settimana mentre l’euro beneficiava di qualche buona notizia legata all’andamento dell’economia tedesca, il dollaro risentiva invece di alcune affermazioni rilasciate dai russi.
Che cosa hanno detto, in pratica quello che è già stato affermato più volte dalla Cina, ovvero che “il mondo ha bisogno di nuove valute di riserva”. Ciò è stato interpretato, in un primo momento, nel senso che Mosca intendesse liberarsi di valuta americana, è dovuto poi intervenire il ministro delle finanze per chetare le acque affermando che, per il momento, nessun cambiamento era in vista.
Il dollaro è stato così scambiato a 1,3990 e quindi a 1,3772 nella stessa giornata di lunedì 15, per poi tornare a sfiorare l’1,40 (1,3998) venerdì 19.
Per quanto riguarda invece il metallo giallo niente di particolare da segnalare se non l’ultima idea (bislacca?) in fatto di vendite, ovvero i “distributori automatici di oro” in Germania: funzionanti esattamente come quelli delle sigarette permettono di acquistare piccoli lingotti. In tempi di crisi tutto fa brodo.
L’oro, in dollari/oncia, ha toccato il minimo a 927,50 lunedì 15 il ed il massimo a 942,45 giovedì 18.
Ultimi Commenti