E’ di giovedì la notizia che il FMI venderà 191,30 tonnellate d’oro per ottenere nuove risorse da concedere in prestito (al valore odierno sono circa 7 miliardi di dollari).
E’ stato precisato che questo avverrà in varie tranche per non “disturbare” i mercati (era già successo a settembre con la decisione di vendere 403 tonnellate di cui solo 212 sono state finora piazzate: 200 all’India, 10 allo Sri Lanka e 2 a Mauritius). Si pensa che i probabili acquirenti saranno ancora una volta le banche centrali asiatiche.
Intanto il miliardario George Soros, da sempre sostenitore dell’investimento in oro, ha portato i suoi interessi in un fondo di settore da 2,5 milioni di quote a 6,2 per un valore di 663 milioni di dollari.
Vi siete mai chiesti quanto metallo prezioso è contenuto nelle medaglie distribuite in un’olimpiade? A «Vancouver 2010» sono stati impiegati 2 chili d’oro e 1.950 grammi d’argento.
Quotazione minima dell’oro in dollari/oz lunedì 15 a 1093,85 e massima mercoledì 17 a 1126,75; il dollaro è stato scambiato a 1,3786 mercoledì 17 e a 1,3459 venerdì 19.
Febbraio 24th, 2010 at 01:17
Il Fondo Monetario Internazionale con l’annuncio di questa nuova trance di vendita mantiene così la promessa fatta di vendere circa un ottavo delle proprie riserve di oro da riconvertire nel settore dei prestiti. In prima fila tra i possibili acquirenti ci sono le banche centrali asiatiche, la notizia ha avuto come effetto una flessione della quotazione dell’oro anche se subito ripresa da un nuovo aumento, si calcola anzi che questa operazione del FMI potrà portare nel medio periodo un rialzo del costo della quotazione dell’oro come avvenuto lo scorso dicembre.
Marzo 2nd, 2010 at 03:43
Compro Oro sembra essere una frase di altri tempi, a maggior ragione in periodi di crisi economica come questo dove sempre meno persone si possano permettere di acquistare beni di lusso figuriamoci oggetti in oro. Eppure la frase compro oro è sempre più presente nelle nostre strade, nei giornali, in Internet, questo fenomeno del compro oro sembra essere esploso improvvisamente come se ci fosse una richiesta enorme di questo metallo prezioso che la normale offerta d’oro non riesca a soddisfare scatenando questa corsa all’oro moderna, fatta non di ricerca di pepite nei fiumi o nelle miniere ma bensi di persone che per vari motivi decidano di vendere i goielli e gli oggetti in oro che possiedano. Ma quale è la vera motivazione che ha scatenato l’avvento dei compro oro in modo così preponderante, qualcuno potrebbe pensare ad ampi margini di guadagno che spingano operatori del settore e non ad avviare un attività di compro oro, in realtà questi margini esistano ma non tali da giustificare un aumento così consistente di operatori compro oro. Come le leggi del mercato hanno sempre insegnato per un settore che cresce c’è ne è sempre un altro che cede il passo e proprio in questa chiave che si deve interpretare l’era dei compro oro. La crisi iniziata nel 2009 ha investito direttamente o indirettamente tutti i settori soprattutto nei cosi detti paesi già industrializzati e la ricaduta sui beni di lusso è stata tremenda essendo i primi ai quali fisiologicamente si rinuncia in periodi di ristrettezze, tra i vari comparti del lusso che si sono arrestati non poteva essere esclusa la gioielleria e la vendita ai consumatore finale dei gioielli. Le gioiellerie e le oreficerie resosi conto ben presto della gravità e della profondità di questa crisi, che rischia di diventare strutturale e di trasformarsi in cambiamenti definitivi nelle abitudini di acquisto delle persone, si sono trovate a dover pianificare una strategia difensiva per poter almeno sopravvivere in quanto attività commerciali. Così un’attività di riciclo del vecchio oro che prima aveva un ruolo marginale nell’attività di una gioielleria o di una oreficeria improvvisamente è diventata la nuova eldorado per gli operatori del settore dando vita al settore dei compro oro. L’unico modo di creare un profitto, in attesa che le vendite possano in qualche modo riprendere anche con volumi minori a quelli precedenti alla crisi, le nuove attività compro oro si sono lanciate nella corsa all’oro presente nelle nostre case, scatenando campagne pubblicitarie ben visibili sotto gli occhi di tutti nelle nostre città e sulla rete. L’oro che viene ritirato dai compro oro viene poi rivenduto in blocco direttamente a operatori compro oro all’ingrosso o direttamente a fonderie che provvedano a rilavorarlo per riconvertirlo in oro puro generalmente in lingotti.
Marzo 2nd, 2010 at 16:20
In parte è vero quello che dice e cioè che, per tanti operatori del settore, il «compro oro» è diventata quasi un’ancora di salvezza in questo momento di crisi economica. Ma non dimentichiamoci i tanti, e sono forse i più purtroppo, che hanno aperto questa attività provenendo da tutt’altri settori solo per cavalcare l’onda. La differenza, che non è di poco conto, è che i primi possono anche svolgere un servizio di consulenza e comunque trattano con il giusto riguardo i clienti, mentre gli altri liquidando ad un titolo forfettario (cioè senza andare ad analizzare il materiale acquistato) e, a volte, ad un prezzo veramente basso, puntano solo al guadagno facile.