Ma cosa è successo all’oro? Ognuno dice la sua e le ipotesi si accavallano: la grossa vendita di una banca (pare 400 tonnellate !); Cipro che deve cedere parte delle sue riserve d’oro (e che, quindi, possa esserci la possibilità che altri paesi siano obbligati a fare altrettanto); la “notizia” (solo un’ipotesi fatta trapelare ad arte) che la FED possa sospendere la sua politica di QE; il “consiglio” di Goldman Sachs di vendere oro (classico esempio di previsione autorealizzatasi: dico che il prezzo scende, tutti vendono, il prezzo scende e la mia previsione si è così avverata!); il calo del PIL cinese (dal 7,9% al 7,7%: sai che roba!) e, infine, gli stop-loss automatici (a 1520 $/oz).
Naturalmente ci sono anche le tesi dei “complottisti”: nulla accade per caso, quindi perché non pensare che se, dopo Cipro, altri paesi dovranno mettere mano alle loro riserve auree è meglio avere un prezzo basso così da poterne razziare, pardon, prelevare di più ? Un’altra ipotesi è quella che le banche abbiano voluto spaventare chi stava investendo soldi nell’oro per riportarli all’ovile dei bond.
E così nel pomeriggio di venerdì 12 l’oro viaggiava ancora tranquillo attorno ai 1530 $/oz, poi, improvvisamente, in pochi minuti, eccoci a 1498 $/oz; lunedì abbiamo poi aperto a 1482 $/oz e chiuso a 1348 $/oz.; il prezzo si è poi assestato attorno ai 1400 $/oz
Erano ormai 12 anni che il prezzo dell’oro continuava a salire, aspettarsi un rallentamento era probabilmente prevedibile, ma non certamente un crollo del genere, e allora, visto che la situazione economica globale non è per nulla mutata, è chiaro che la caduta non è da attribuirsi alla fine dell’oro come bene rifugio, ma ad una manovra studiata a tavolino per il guadagno di qualcuno (secondo il World Gold Council «il calo del prezzo dell’oro è stato innescato dagli speculatori che operano sui mercati dei futures»): non è detto quindi che il prezzo non torni a salire a breve.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1492,40 lunedì 15 e la minima di 1327,40 martedì 16; il dollaro è stato scambiato a 1,3191 martedì 16 e a 1,3025 mercoledì 17.
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