L’oro ha perso quasi un euro la scorsa settimana scendendo, di poco, sotto quota 1300 $/oz. Poi l’avvicinarsi delle festività pasquali ha stabilizzato i mercati.
La Cina sarebbe diventato il secondo paese al mondo in quanto a riserve auree. Premesso che la Cina difficilmente rilascia dati aggiornati, un calcolo approssimativo lo confermerebbe: solo lo scorso anno avrebbe importato oro per circa 1100 tonnellate, ne produce circa 500 ed ecco che nel 2013 ha accumulato 1600 tonnellate che, sommate a quelle già in suo possesso, dovrebbero aver facilmente superato le circa 3400 tonnellate della Germania. Di questo passo insidierà presto il primo posto detenuto dagli USA (8100 tonnellate). E qualcuno faceva giustamente notare che le riserve auree occidentali esistono probabilmente solo sulla carta mentre quelle cinesi sono fatte di veri lingotti sonanti!
A quanto pare la posizione della FED su un aumento dei tassi di interesse e la fine del programma di Quantitative Easing, dopo tutto, sembra essere più incerta di quanto ipotizzato nelle settimane precedenti, come conseguenza il USD ha perso forza e la sofferenza dei mercati azionari è diventato un vantaggio per l’oro.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1329,64 lunedì 14 e la minima di 1291,45 martedì 15; il dollaro è stato scambiato a 1,3795 martedì 15 e a 1,3864 giovedì 17.
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