L’oro per un pelo non scivola sotto quota 900 $/oz prima di riprendersi e tornare sopra i 940, ma c’è chi ormai lo vede attorno agli 870 $/oz.
Quotazione minima a 909,35 lunedì 13 e massima a 941,55 mercoledì 15.
Per quanto riguarda il dollaro è stato scambiato a 1,3917 lunedì 13 e a 1,4152 giovedì 16.
Spinte contraddittorie vengono dai mercati. In India l’aumento delle tasse recentemente introdotto potrebbe incidere negativamente sugli acquisti di gioielli. Leggera ripresa invece in Turchia (ricordiamo che secondo stime del 2007 era il terzo produttore al mondo di oreficeria) dove in giugno sono state importate 4,1 tonnellate d’oro (4,2 in tutto l’anno!), ma erano quasi 20 negli anni 2004/2007.
Pare che l’accordo tra le Banche Centrali Europee ed il FMI sarà rinnovato alla sua scadenza, si parla di circa 400 tonnellate di oro che sarà possibile immettere sul mercato, anche se le 500 dell’ultimo accordo non sono state tutte liquidate. Intanto la BCE, come avevamo previsto, e non era difficile, è intervenuta chiedendo che «sia riconsiderato» l’articolo del decreto legge anticrisi che introduce una tassa sulle plusvalenze dell’oro, «incompatibile» con i trattati in essere (art. 101): una tassazione è possibile unicamente a fronte di una vendita di metallo. Alla prossima puntata…
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