L’oro è rimasto saldamente sopra i 1300 $/oz la scorsa settimana, arrivando anzi a sfiorare i 1400 $/oz, ma per i soliti esperti è solo un fuoco di paglia e le previsioni lo danno tutte, mediamente, sotto i 1200 $/oz per quest’anno, anzi, Goldman Sachs prevede addirittura i 1000 $/oz.
Contemporaneamente danno tutti per scontato anche un recupero del dollaro e allora, per quanto ci riguarda, il prezzo dell’oro non può scendere di molto, anzi. Facciamo un esempio: oggi con 1380 dollari/oncia ed un dollaro a 1,39 l’oro in euro vale 31,90; ipotizziamo che i dollari oncia scendano a 1200 ed il dollaro recuperi a 1,20, ecco che a noi l’oro verrebbe a costare 32,20 euro al grammo.
Ma non è poi così scontato che il dollaro possa recuperare, il «Dollar Index» sta scendendo sotto la soglia psicologica degli 80$.
Una più attenta analisi di dati occupazionali, la cui pubblicazione venerdì 7 aveva fatto perdere terreno all’oro, ha mostrato che il maggior incremento si è avuto nei contratti a tempo determinato mentre nel campo manifatturiero, che è quello che fa da traino all’economia, l’aumento è stato irrisorio.
Non solo: la Russia ha detto che potrebbe abbandonare il dollaro come valuta di riserva e vendere i titoli di Stato americani, minaccia già ventilata più volte dalla Cina. Se mai dovesse accadere sarebbe la fine del biglietto verde.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1332,20 lunedì 10 e la massima di 1390,30 venerdì 14; il dollaro è stato scambiato a 1,3835 martedì 11 e a 1,3965 giovedì 13.
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