Lunedì scorso l’oro ha rotto la resistenza posta a 1280 $/oz per poi superare ed assestarsi stabilmente sopra i 1300 $/oz.
Da una parte hanno contribuito alcuni dati economici americani che sono risultati inferiori alle aspettative, dall’altra la vigorosa ripresa degli acquisti di oro in Cina appena trascorso il periodo di chiusura dei mercati per il capodanno (+50% in un giorno solo), a conferma del trend dello scorso anno (+41% rispetto al 2012) che l’ha portata ad essere la prima acquirente di oro al mondo.
Fortunatamente anche l’Italia fa la sua parte: secondo dati dell’Istituto per il Commercio Estero in cima alla lista dei prodotti esportati in Cina risultano esserci «Minuterie e oggetti di gioielleria e metalli preziosi», per un valore, da gennaio ad ottobre, di 236 milioni di euro.
Lo scorso anno l’estrazione di oro in Russia è aumentata del 12% superando le 254 tonnellate. Il presidente dell’associazione che riunisce le miniere d’oro si è detto molto ottimista circa il futuro del prezzo del metallo non essendoci stata negli ultimi decenni la scoperta di grossi giacimenti mentre la richiesta (soprattutto in Asia) è in continuo aumento.
Le medaglie d’oro delle olimpiadi sono sempre meno d’oro! Come era già successo a Londra (ma ancora prima) il contenuto di metallo giallo è sempre più ridotto: sono 516 grammi d’argento e solo 8 di oro.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1265,77 lunedì 10 e la massima di 1320,00 venerdì 14; il dollaro è stato scambiato a 1,3567 mercoledì 12 e a 1,3712 venerdì 14.
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