La riunione della FED ha confermato le previsioni: acquisti per 45 miliardi di dollari di obbligazioni; tassi che rimangono, dal 2008 ormai, prossimi allo zero. In questo scenario la moneta verde ha perso ancora posizioni.
Non sembra però averne beneficiato l’oro che è sceso anche sotto i 1700 $/oz: nel 2010, dopo il QE2, l’oro ebbe un balzo del 24% mentre a settembre, dopo il QE3 aveva toccato i 1800 $/oz. Probabilmente hanno inciso le prese di beneficio da parte dei grandi investitori.
Secondo uno studio del politecnico berlinese, i cittadini tedeschi detengono 8mila tonnellate d’oro (55 grammi in gioielli e 62 grammi in lingotti e monete a testa). Nel 2008 era stato fatto un conteggio simile dal quale risultava che gli italiani possedevano mediamente «50g di oggetti in materiale prezioso» a testa, ma ancora quest’anno il WGC ci dava al quarto posto, proprio dietro la Germania alla quale però attribuiva “solo” 3400 t. e quindi 42g a testa. Tutti conti che lasciano un po’ il tempo che trovano comunque.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1722,13 mercoledì 12 e la minima di 1691,56 giovedì 13; il dollaro è stato scambiato a 1,2898 lunedì 10 e a 1,3169 venerdì 14.
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