Cosa sta succedendo all’oro? E’ in una sorta di limbo dal quale non si sa quando uscirà e che direzione prenderà quando lo farà. Si, qualcuno azzarda i 1400 $/oz, ma subito un altro rilancia con 4000 $/oz, la verità è che nessuno è certo dell’avverarsi di una qualsiasi previsione: troppe sono le variabili ed in contrapposizione le une con le altre tanto che finiscono con l’elidersi a vicenda.
In questo scenario basta poco per far pendere i piatti della bilancia da una parte o dall’altra: venerdì sono stati i dati negativi americani sui «nonfarm payroll» a far recuperare posizioni all’oro.
E allora limitiamoci a prendere nota di quello che accade giorno per giorno.
In questo momento tutti i metalli nobili stanno perdendo qualcosa in termini di dollari oncia, in particolare l’oro, ma anche l’euro continua nella sua altalena con il dollaro e anche questo alla fine influisce sulle quotazioni nella nostra valuta.
Secondo le prime voci, la prossima vittima sacrificale del “Governo Sovranazionale Finanziario” (la Troika) sarà la Slovenia: dopo Cipro si mettono a punto le strategie con un altro pesce piccolo in attesa di rivolgere le “attenzioni” a Spagna e/o Italia?
Comunque dopo gli espropri attuati a Cipro in molti hanno pensato bene di acquistare oro, comuni i timori espressi dai clienti all’atto dell’acquisto di lingottini.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1601,69 martedì 02 e la minima di 1543,49 giovedì 04; il dollaro è stato scambiato a 1,2787 giovedì 04 e a 1,3029 venerdì 05.
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