Continua l’altalena dell’oro.
Nonostante il permanere della crisi della Grecia e la paura di un contagio per tutta la zona Euro, l’oro non ha rivestito il tradizionale ruolo di bene rifugio.
Neppure più l’andamento delle borse riesce a dare un’indicazione su quella che sarà la direzione che prenderà il metallo giallo che non sembra essere più inversamente correlato agli andamenti dei listini.
Ma anche i mercati sono “strani”: prima le assicurazioni di Bernake, presidente della Federal Reserve americana, non hanno impedito la discesa dei titoli azionari, poi il declassamento operato da Moody’s nei confronti dell’Italia non ha impedito alla borsa di Milano di chiudere in positivo.
Intanto le banche centrali continuano ad acquistare oro, più di tutte nel mese scorso quelle della Thailandia, della Bolivia e della Russia (che arriva così ad avere la quinta riserva mondiale).
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1673,60 martedì 04 e la minima di 1600,30 mercoledì 05; il dollaro è stato scambiato a 1,3163 martedì 04 e a 1,3507 venerdì 07.
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