L’oro torna ai massimi da un mese e mezzo.
Non poteva essere diversamente data la situazione: l’annunciato (e poi annullato) referendum greco, l’attacco speculativo ai mercati, la Federal Reserve che taglia le sue previsioni di crescita per gli Stati Uniti con il suo presidente Bernanke che dichiara che la crescita è «molto insoddisfacente».
Non è davvero un momento di “buone nuove”! E’ vero che il taglio del tasso d’interesse (dal 1,50% al 1,25 %, prima mossa di Draghi alla presidenza della BCE) ha fatto rifiatare le borse, ma la scelta avrà probabilmente un risultato limitato nel tempo e negli effetti pratici. I tassi della BCE incidono poco in una situazione in cui le banche faticano a trovare finanziamenti sul mercato e quindi alzano il costo degli interessi: la Banca d’Italia ha calcolato che le imprese lo scorso anno si finanziavano ad un 2% mentre quest’anno siamo arrivati al 3,5%.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1686,65 martedì 01 e la massima di 1766,20 giovedì 03; il dollaro è stato scambiato a 1,3862 e a 1,3620 nella stessa giornata di martedì 01.
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